La birra in Repubblica Ceca: intervista a Max Bahnson
La scena birraria in Repubblica Ceca è stata molto attiva negli ultimi anni. Per questo abbiamo deciso di rivolgere alcune domande all’esperto ceco Max Bahnson, autore del blog Pivní Filosof, per avere uno sguardo aggiornato su quanto sta accadendo a Praga e dintorni.
Ciao Max, sei da molti anni un osservatore attento del mondo della birra nella Repubblica Ceca: come potresti descrivere l’importanza di questa bevanda per i bevitori cechi?
Direi che la birra è parte dell’identità ceca. Molti cechi sono orgogliosi della tradizione brassicola del loro Paese e lo testimonia il fatto che, nonostante il consumo sia diminuito considerevolmente negli ultimi 15 anni, sono ancora i maggiori bevitori di birra al mondo (anche se, a onor del vero, la Baviera, fosse un paese indipendente, li supererebbe di gran lunga).
Dalla fine degli anni ’90 fino ad oggi sono avvenuti molti cambiamenti in Repubblica Ceca, anche per i birrifici: come mai per tanto tempo la scena brassicola ceca ha resistito ai cambiamenti?
“Resistere” non è la parola giusta. Penso che semplicemente non si avvertisse la necessità di cambiare. Le birre industriali erano tutto sommato buone ed economiche e i consumatori per lungo tempo non sono stati esposti a novità, ad altri stili, né lo sono stati i birrai. Inoltre c’è da notare che anche l’homebrewing non era un hobby diffuso. Le persone erano felici con quello che trovavano nel loro pub preferito. Anche le microbirrerie che hanno cominciato a comparire negli anni ’90 e nella prima parte degli anni duemila hanno sempre puntato principalmente su birre della tradizione, senza cercare mode.
Oggi sembra che ci sia una nuova ondata nella scena della birra ceca, specialmente nell’area di Praga: come è successo e perché? Il motivo è legato alla domanda precedente. Ora c’è una nuova generazione di birrai, molti dei quali hanno un background nell’homebrewing, una generazione che ha bevuto birre artigianali da altri Paesi, venendo a contatto con nuovi stili, nuovi modi di intendere la birra, nuovi sapori. Direi che tutto è iniziato alla fine degli anni duemila, quando alcuni proprietari di pub sono diventati appassionati di birra e hanno intuito le potenzialità di offrire una maggiore varietà di birre, proprio quando alcuni birrifici stavano cercando di fare qualcosa di diverso.
Potresti darci alcuni nomi di pivovar che ritieni abbiano trainato la rinascita della birra in Repubblica Ceca?
Se vogliamo restare negli stili classici direi Hostomický Pivovar, Únětický Pivovar. Se vuoi qualcosa di più innovativo direi Sibeeria Brewery e Pivovar Zichovec. Ma ci sono molti altri nomi come Pivovar Clock, Dalešice, Matuška, Obora, Thrills, Zhuřák. Impossibile non citare Wild Creatures, un birrificio con esperienza nella produzione di vino specializzata nella fermentazione spontanea.
Il mondo della birra europea sta iniziando a conoscere la birra ceca solo adesso: perché è successo solo recentemente?
Penso che la birra ceca abbia sempre avuto una buona reputazione tra gli amanti della birra. La differenza ora, penso, è che i piccoli birrifici nel mondo hanno (ri)scoperto le Lager e, dopo essere venuti qui e aver conosciuto le birre ceche realizzate con la decozione abbiano imparato ad amarne facilità di bevuta delle birre ceche e tentino di replicarle anche nei loro birrifici. In molti casi credo che sia perché si sono stufati delle birre impegnative e troppo complesse che vanno per la maggiore nel mercato moderno.
Le birre alla frutta, le acide e le IPA stanno vendendo sempre di più tra i giovani bevitori: pensi che questo fenomeno possa contribuire a far aumentare di nuovo il consumo di birra?
Non credo. Prima di tutto in Repubblica Ceca queste birre sono molto difficili da trovare al di fuori delle grandi città (o dei birrifici che le producono), inoltre sono anche notevolmente più costose rispetto agli stili tradizionali. Per la maggior parte poi tendono ad avere sapori più intensi e una maggiore gradazione alcolica rispetto a una Desítka o a una Světlý Ležák, il che si traduce in una minore facilità di beva che, come dicevo, è una caratteristica molto apprezzata.