Birrificio Klosterbrauerei Weissenohe

Una storia millenaria di orzi, di luppoli, di lieviti e, ovviamente, d’acqua. E’ quella della Klosterbrauerei (ovvero birrificio monastico) Weissenohe, toponimo che significa luogo del ruscello bianco, alludendo alle qualità del vicino torrente Kalkack, il cui corso, che scaturisce da una fonte ricca di sali minerali, forniva la materia prima idrica per le attività di brassaggio praticate da una comunità di benedettini, insediata nella locale abbazia di San Bonifacio, fondata, stando ai riferimenti documentali, addirittura nel 1050. Dove? Ma proprio a Weissenohe, comune in Alta Franconia, nella cui cornice quella storia continua ancor oggi, pur in forme diverse. Nel 1803, coerentemente con le politiche di confisca e secolarizzazione di beni ecclesiastici condotta durante il periodo napoleonico, anche questo complesso (a eccezione della piccola chiesetta) venne requisito e avviato a un destino diverso da quello avuto fino ad allora, per essere rilevato, nel 1827, dalla famiglia Winkler, i cui eredi sono tuttora al timone, con la quinta generazione di birrai e imprenditori, rappresentata, al vertice, da Urban e dalla moglie Katharina. Rispettosa del prezioso cordone ombelicale che la lega al proprio passato, la compagnia non ha cessato di utilizzare l’acqua locale, attingendola non più al Kalkack, ma direttamente alle profindità delle falde acquifere sotterranee, attraverso due pozzi di proprietà. Tra le referenze in gamma, alquanto apprezzata la Bonator, robusta Doppelbock da 8 gradi e 2.
Informazioni e contatti
Klosterstrasse, 20, Weissenohe, Baviera
0049 (9192) 591
info@klosterbrauerei-weissenohe.de
www.klosterbrauerei-weissenohe.de