Fare la birra: quando imbottigliare?

Diversamente da quanto si possa pensare, il passaggio in cui molti homebrewer commettono errori nella fase di imbottigliamento non è la sanitizzazione, ma l’imbottigliamento prematuro. Se nella produzione di birra non bisogna mai avere fretta, in questa fase è ancora più importante essere pazienti. Quando imbottigliare? In genere si dice di imbottigliare quando è stata raggiunta la densità finale prevista (FInal Gravity, FG). Ma conoscere a priori questo valore è molto difficile, poiché dipende fortemente dalle condizioni di fermentazione e di produzione. Per i kit questo valore è più facilmente prevedibile e infatti viene indicato nella ricetta, ma chi fa birra con tecnica all-grain lavora con stime fornite da software che non sono ovviamente perfette.
La soluzione migliore è quella di misurare la densità e verificare che sia stabile per un paio di giorni. Chiaramente questa densità deve essere nell’intorno di quella prevista dalla ricetta (uno o due punti sopra o sotto sono ancora nel range della normalità). Se la densità è al di sopra di quella prevista di più di 2-3 punti, anche in caso di stabilità della stessa per qualche giorno è bene non avere fretta: se imbottigliamo troppo presto il lievito potrebbe consumare questi punti di densità in bottiglia e aumentare la carbonazione oltre il limite di guardia producendo birra ipergassata nella migliore delle ipotesi, bottiglie bomba nella peggiore. Meglio quindi attendere (non succede nulla alla birra se rimane qualche giorno in più nel fermentatore). Se possibile, è buona pratica alzare la temperatura di un paio di gradi per provare a risvegliare il lievito ed accelerare quest’ultima fase di fermentazione.