Appennino: premio per il rilancio economico al birrificio AltaVia
Un birrificio artigianale – il savonese AltaVia, fondato e guidato dal 27enne Giorgio Masio – spicca, sul gradino più elevato, tra i progetti che hanno conquistato il successo a conclusione della prima edizione di ReStartApp, incubatore d’impresa per il rilancio dell’economia appenninica, promosso dalla Fondazione Edoardo Garrone. I premi – conferiti a Roma nel corso di un appuntamento organizzato in collaborazione con Fondazione Symbola – hanno un valore complessivo pari a 60 mila euro: le altre due iniziative andate ‘a medaglie’ sono, rispettivamente, il Centro Helix di Filippo Resente (29 anni, Veneto), impresa che, in provincia di Rieti, unisce zootecnia e agricoltura di alta qualità all’applicazione di processi a basso assorbimento energetico; e il polo di produzione sostenibile Tularù di Miguel Acebes Tosti (33 anni, Lazio) che, sempre sulla montagna reatina, persegue la creazione di una Social Valley, votata a coinvolgere nella lavorazione dei campi la comunità dei consumatori e dei residenti locali.
A ufficializzare il podio dei vincitori, i presidenti delle due Fondazioni: Alessandro Garrone e, per Symbola, l’ecologista di lungo corso Ermete Realacci. Il marchio AltaVia – questa la motivazione che ne ha decretato l’affermazione –rappresenta uno tra i primi birrifici agricoli in Italia; brassa a chilometro zero, secondo un protocollo al 100% italiano, attingendo a tipicità autoctone del territorio della provincia di Savona e curando l’intero ciclo di vita dei suoi prodotti, dalla coltivazione di cereali e luppoli alla distribuzione.