Birra e vino, due preziosi alleati della salute
Si torna a parlare di “birra e vino” in termini di rivalità. In generale un errore, secondo noi (com’è noto); perché i due mondi meritano di essere conosciuti ed esplorati, anche mettendone a confronto le caratteristiche: ma porli in competizione è un luogo comune che giova davvero non si sa bene a chi. Comunque sia, nel caso specifico, il faccia a faccia (al centro di uno studio effettuato dal portale comparecamp.com) è condotto in base a parametri non solo e non tanto di puro campanilismo (a favore della pinta o del calice), ma al contrario dettati anche da un’ottica edificante e informativa nell’approccio alle cose. Ad esempio la ricerca contempla anche i benefici specifici apportati da un moderato e consapevole consumo delle bevande di Bacco o di Cerere: tema questo che ci consente di continuare a seguire un binario rispetto lungo il quale ci siamo già mossi, di recente: sottolineando come il lievito e la stessa birra (quest’ultima in particolare per osteoporosi, problemi cardiaci e potenziamento della memoria) possano offrire supporti non trascurabili.
Ebbene, la nuova puntata ci dice come Ales e Lager siano in generale fonte di vitamine (tra esse la tiamina, rilevante per l’operatività del sistema nervoso; la niacina e la riboflavina, che, insieme alla tiamina stessa, rientrano nei processi regolatori del metabolismo energetico). Quanto a bianchi e rossi, oltre che saper dare una mano al cuore (e non si parla di sentimenti), sembra contribuire a ridurre le scottature solari. Insomma, un’ulteriore prova di come vino e birra debbano considerarsi diversi ma in tandem: e non nemici. Comunque sia, per accontentare i passionisti della sfida, a livello numerico, nel 2013, in termini di “valore del bevuto” a livello mondiale, la figlia dell’orzo ha superato il figlio dell’uva per 187 miliardi, contro “soli” 24 miliardi.