Birrificio Weihenstephaner

Frisinga in italiano, Freising in tedesco, è fulcro di una tradizione il cui contributo alla storia stessa della birra nel suo complesso trova pochi altri termini di paragone in tutto il mondo. Qui, infatti, sulla sommità dell’altura che domina l’abitato sorgeva il monastero che, istituito tra 811 e 835, traeva la propria genesi dall’operato di san Corbiniano il quale, giunto in zona nel 720 circa vi fondò la chiesa di Santo Stefano. Come spesso accadeva allora, a corollario della vita di una comunità religiosa, anche in questo caso prese avvio una pratica di lavorazione brassicola e già nel 736 si ha traccia di una ricetta (la prima, allo stato attuale delle ricerche) nella quale vi sia traccia non più di spezie, ma di solo luppolo quale ingrediente aromatizzante e fattore di conservabilità del prodotto. E’ probabilmente anche alla luce di tali evidenze che l’attuale compagnia (operante già dal 1040, secondo alcuni documenti) rivendica il titolo di più antico del mondo, tra quelli ancora in attività, un primato in realtà abbastanza difficilmente comprovabile (altre testimonianze sposterebbero la datazione al 1146, se non addirittura al 1675). Certa invece è la statura di questa realtà imprenditoriale, la quale assunto l’assetto attuale nel 1803 con la requisizione dello stesso sito abbaziale (siamo in anni di radicali secolarizzazioni) e la sua acquisizione al patrimonio pubblico, diventa Birrificio Statale Bavarese. Oggi sede della Facoltà di Ingegneria Birraria dell’Università della Baviera e punto di riferimento mondiale, vanta un volume annuo in ettolitri pari a circa 400mila e svolge una funzione di banca del lievito il cui rilievo è di respiro internazionale. In gamma referenze di stretta osservanza teutonica, tra esse le assai apprezzate Vitus (Weizenbock) e Korbinian (Doppelbock).

Informazioni e contatti

Alte Akademie 2, Freising, Bavaria, Germany 85354
0049 (8161) 5360
www.brauerei-weihenstephan.de
info@weihenstephaner.de