Brexit, in Gran Bretagna si vota a suon di pinte!
Alle urne, alle urne! La Gran Bretagna vota oggi per la sua permanenza nell’Unione Europea o per uscirne; e nella bagarre referendaria delle scorse settimane si sono gettati ovviamente anche le brewing company del Regno, non lasciandosi sfuggire l’occasione di agganciare l’animato dibattito pubblico sull’eventuale divorzio dall’Ue per promuovere alcuni prodotti decisamente a tema. Insomma, dai pronostici sulla brexit… si è passati al gioco della brewxit: una partita alla quale stanno prendendo parte in diversi marchi. Vediamone alcuni!
L’aquila della Charles Wells, in uno slancio evidentemente filo-continentale, ha adottato, per i propri impianti di spillatura, una placca alternativa destinata alla sua storica Bitter, la Bombardier, che per l’occasione viene proposta con la traduzione del proprio nome in francese ovvero Chef D’Artillerie. Scegliendo di farsi una pinta servita dalla pompa con la denominazione esterofila, i favorevoli alla permanenza nell’ambito comunitario possono manifestare la propria posizione.
Poi c’è il birrificio Little Valley (Yorkshire) che ha realizzato tre etichette speciali: la Vote In, la Vote Out e la Vote Idk (I don’t know); la vendita di ciascuna di esse potrebbe essere usata per il primo esperimento di exit poll a suon di pinte. E ancora, la Dunscar Brewery (di Bolton) ha lanciato due referenze ad hoc, battezzate Yeh Butt Bitter e No Butt Blonde.
Ma la tentazione di scendere nell’arena del voto ha contagiato anche altri tre marchi. Nella contea del Surrey, Hogs Back ha firmato la Hogswallop (gioco di parole che unisce il nome stesso del produttore e il termine codswallop ovvero sciocchezze). Nel Warwickshire, Church End offre la scelta tra la EU Beauty (per i contrari alla separazione da Bruxelles) e la Screw EU (per i favorevoli all’addio). Infine, a Chesterfield, la Brampton Brewery ha varato l’indipendntista Brexit e l’unionista Stronger In.