L’effigie di Gandhi – simbolo universale di pace – compare su una lattina e, ironia della sorte, ne scoppia una guerra. Succede negli Stati Uniti, dove la New England Brewing Company, di Woodbridge (nel Connecticut), dopo aver avviato, 5 anni fa, la commercializzazione di una propria birra avvalendosi di una grafica imperniata attorno all’immagine del Mahatma, ne ha recentemente iniziato la promozione attraverso lo strumento di Facebook, con la sua diffusività virale: e a quel punto… apriti cielo, spalancati terra! Immediata l’insurrezione degli indiani residenti negli Stati Uniti e delle stesse autorità di New Delhi; una reazione a fronte della cui veemenza, il produttore “colpevole” ha anche espresso le proprie scuse formali: senza tuttavia manifestare alcuna intenzione di ritirare dal mercato gli esemplari incriminati. Ovvero quelli della Gandhi-Bot (questo il nome della pietra dello scandalo): una Double Ipa da 8.8 gradi – fra l’altro assai apprezzata (99 su RaterBeer, per gli amanti del dettagli statistico) – il cui packaging esibisce il disegno di un cartooon con una più o meno probabile versione robot del grande leader.
Ora, l’azienda sostiene che si tratta di una birra “completamente vegetariana”, atta a rappresentare un “aiuto ideale per l’auto-purificazione e la ricerca della verità e dell’amore”. Ma una simile arringa difensiva non ha convinto gli avversari dell’operazione: che in India sono giunti a presentare una petizione al tribunale della città di Hyderabad; protestando a fronte di una stilizzazione che, a dire dei detrattori, costituisce non solo un insulto, ma anche un reato, costituzione alla mano.
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