Migrator del birrificio Black Isle
Anche un marchio come Black Isle, territorialmente radicato nella Scozia profonda (siamo a Munlochy, piccolo villaggio delle Highlands), ma da sempre incline a sperimentare le virtù di luppoli e modelli stilistici nuovomondisti, si cimenta – inevitabilmente – con il format, assai in auge, della Double Ipa.
Nasce così la Migrator, una pinta decisamente muscolare, la cui ricetta unisce la solidità di un grist bill costruito sul binomio dei malti Monaco e Crystal, all’energia aromatica di una luppolatura cui concorrono coni di Simcoe, Cascade, Chinook, Citra e Nelson Sauvin. L’amalgama degli ingredienti si concretizza in una pinta dal caldo colore ramato, pulito nella trama visiva, illuminato da accensioni dorate, guarnito da schiume ampie e densamente coese. Il naso si trova investito da correnti olfattive in linea con la tipologia: caramello di media cottura, frutta esotica (papaya e maracuja), agrumi (arancia e pompelmo), ventate erbaceo-balsamiche; lo stesso impianto odoroso che troviamo al sorseggio (nei rilasci di centro-corsa, come in quelli post-deglutizione), lungo il quale s’innesta su uno svolgimento palatale che muove da esordi abboccati (7.9 i gradi alcolici), per volgere – seguendo la parabola in ascesa del tenore amaricante – verso un giro di boa già più agile e un finale ancora più snello (ma comunque lontano da latitudini di asciuttezza). Godibile, per quanto un poco impegnativa.
Migrator del birrificio Black Isle
Nazione: Scozia
Fermentazione: alta
Stile: Imperial Ipa
Colore: ambrato
Gradi alcolici: 7,9% vol.
Bicchiere: pinta
Servizio: 8-10 °C