Nuove birre da Birra Perugia, Eremo, Toccalmatto, Birranova e altri
Sempre all’opera le fucine del movimento artigianale italiano: anche l’autunno porta con sé le sue nuove birre da piazzare sull’ideale scaffale delle produzioni nazionali.
Cominciamo da Toccalmatto, birrificio che ci ha abituati ormai ad avere sempre qualche fresca novità in catalogo. Anche quest’anno le rotte si sono incrociate con quelle dell’amico Ken Fisher – birraio americano di Portland noto per il progetto Grateful Deaf: prima in Olanda, dove anche con Jopen hanno realizzato la Smoking Trojka, una imperial stout (10,5° alc.) a sei mani, e poi a Fidenza dove è stata ripetuta la Hops Tripper, brown ale di segale intensamente luppolata con lo Zythos blend fornito da Ken in collaborazione con Hopunion.
Passiamo ad una etichetta prettamente stagionale: si chiama Salinzucca e si definisce Salty Pumpkin Ale; a produrla è, in Umbria, il team del Birrificio dell’Eremo. La ricetta prevede l’utilizzo di Zucca Delica (al 7.1%) arrostita in forno e semi di zucca salati, poi coriandolo e Fior di Sale trapanese; il tutto su basi di malto d’orzo e frumento crudo. Gradazione alcolica 6.5%; segni particolari: dorata, dolceacidula e sapida.
Sempre aromatizzata alla zucca la nuova creazione del veneziano BAV, una pumpkin ale chiamata Pimpi, un prodotto da 7,1° realizzato con zucche di Marina di Chioggia che dopo essere trasformate in polpa sono state aggiunte in dryhopping, o meglio dire “drypumpkin”.
Speziature à gogo anche per la scuderia Birranova, che dalla Puglia lancia sul mercato tricolore la sua interpretazione di Gruyt, ovvero di un genere il cui sguardo è rivolto a quando il luppolo era di là da venire; e allora si impiegavano – a fini di aromatizzazione e stabilizzazione del prodotto – essenze vegetali di varia natura. Qui, nella Nova Cervogia (traduzione latina del nome del produttore, Birranova appunto), abbiamo artemisia, achillea, verbena e melissa; il tutto infuso in una bevuta da 5 gradi alcolici. Peraltro, il marchio di Triggianello mette sul piatto anche un altro inedito (più canonico nella tipizzazione): Mister X, una Belgian Strong Pale Ale, dotata di stazza etilica pari al 7% in volume.
Anche il birrificio piacentino Retorto ha la sua new entry: si chiama Tazmaniac, una pacific pale ale leggera leggera (4° alc.), dove emergono note esotiche regalate da luppoli neozelandesi (il nome fa riferimento proprio alla provenienza geografica dei luppoli dominanti). Al momento presente solo alla spina.
Torniamo in Umbria, perché dal capoluogo, lo staff di Birra Perugia porta il proprio sostegno speciale alla candidatura della propria città al titolo di Capitale Europea del Giovani 2018: in tal senso ecco il lancio di un’etichetta speciale, in produzione limitata, denominata – lapalissianamente ma efficacemente – appunto Birra Perugia 2018. Si tratta di una Summer Ale dai colori chiari, gradazione di media muscolatura (5% circa), profumazioni nuovomondiste. Facile beva per un progetto stimolante, di forte coinvolgimento partecipativo. Oltre a questa segnaliamo anche la 140 Anni, birra nata per celebrare il compleanno dalla prima birra prodotta dalla Fabbrica Birra Perugia nel 1875 (azienda chiusa il cui marchio è stato oggi recuperato), dedicata allo stile Pilsner. Più precisamente siamo di fronte ad una Bohemian Pilsner di 4,7° alc., una birra “anti-moda” caratterizzata da una buona componente maltata e biscottata, così come tradizione insegna, e da un leggero burroso che aleggia a rimarcare una diffusa dolcezza olfattiva (e, seppur in certi limiti, storicamente ci sta anche questo), ben compensata all’assaggio dalla presa erbaceo-amara sul finale. Birra prodotta solo in fusti e quindi disponibile solo alla spina.
Presentiamo inoltre un progetto tricefalo firmato da Hops! (beershop ad Andria), Tortuga Public House (Trani) e i Peuceti (birrificio in Bitonto) – una Cascadian Dark Ale ispirata all’immaginario di René Maigritte e battezzata Questa non è una pipa: 6.4% la taglia alcolica, fra tostature e profumi.
Un’ultima segnalazione dalla Campania: il birrificio Agrado di Olevano sul Tusciano (SA), ha ampliato la gamma inserendo una birra scura, la Black, e una chiara di alta fermentazione con aggiunta di frumento e buccia d’arancia, la Bionda, entrambe di 5° alc.