Piccoli birrifici crescono: Birrificio Sorrento
Andando verso il birrificio, trasportato su uno scooter, lungo le strade impervie che costeggiano il mare del golfo di Sorrento, oltre ai panorami, con scorci mozzafiato sul Vesuvio, il mare, Capri, Ischia e Procida, a colpirmi sono i profumi. La striscia d’asfalto passa in mezzo ad aranceti, piante di ulivo e soprattutto limoneti. Soprattutto è il profumo di limoni, piacevole e delicato, a riempirmi le narici. Arrivato al birrificio la prima birra che assaggio è la Syrentum e ho un momento di confusione. Forse a furia di respirare l’aria circostante sono in saturazione. Cerco un angolo del birrificio senza profumi e riprovo. No, non sono in saturazione. È la Syrentum che profuma di golfo di Sorrento!
Il collegamento tra le birre e il terroir circostante raramente arriva a questi livelli, a queste vette: non solo le scorze di limone ci mettono del loro, ma anche gli altri ingredienti concorrono a ricreare le sensazioni olfattive, e poi gustative, tipiche di quella piccola penisola. Una passione per la propria terra e per la birra che affonda le sue radici nei pentoloni da homebrewer di Giuseppe Schisano. Siamo nei primi anni 2000, quando le birre artigianali iniziavano a farsi conoscere grazie ai pochi professionisti allora sul mercato e anche l’homebrewing, la produzione casalinga, iniziava a farsi largo tra gli hobby degli italiani. La strada per aprire il birrificio è però ancora lunga e impervia, ma il tempo permette di mettere a punto le ricette e fare tante prove, nonché di iniziare anche a capire come trovare i finanziamenti e come muoversi.
I primi passi ufficiali avvengono sul finire della decade e nel 2009 vedono la luce le prime birre ufficiali. All’epoca però, Giuseppe e il suo socio, Francesco Galano, non hanno un impianto di proprietà, ma si appoggiano ad altri birrifici. Le prime produzioni avvengono da Mario Cipriano al birrificio Karma e in seguito la produzione si sposta da Maneba, il birrificio di Nello Marciano. Dall’anno scorso le birre sono prodotte direttamente da Giuseppe nell’impianto acquisito nel frattempo, un Brau Master appartenuto prima al birrificio Olmaia e poi a Pontino. Il birrificio si trova a Marciano, piccola frazione molto vicino a Sorrento: «siamo passati dal fare le birre da Marciano [Nello] a Marciano» ride Giuseppe. Il passaggio da beer firm a birrificio segna un momento decisamente positivo: le birre prima non erano fatte male, tutt’altro, ma con Giuseppe direttamente coinvolto in tutte le fasi di produzioni sono cresciute in modo evidente. Ora sono ancora più legate al territorio locale, intriganti, di carattere e tecnicamente molto precise.
Oggi le referenze sono 5: La Syrentum (5,5% Vol.) con scorze di limone di Sorrento, la Ligia (6% Vol.) con mosto di Furore bianco (un vino della Costiera Amalfitana, prodotto ad una trentina di Km dal birrificio), la Parthenope (4,7% Vol.) con noci di Sorrento, la Minerva (6% Vol.) con bucce di arancia di Sorrento e la natalizia Astrum (8,5% Vol.).
Benché il lavoro sulle loro birre non si fermerà mai, molti sono i progetti in pentola, in particolare è in cantiere un nuovo spazio, più grande, dove trasferire la produzione, con un nuovo impianto più capiente, con cantina adeguata, così da poter creare nuove birre.
Anche altri sogni nel cassetto paiono realizzabili, ma per scoprirli dovete andare a trovare Giuseppe e Francesco, vi anticipo solo che l’attuale birrificio potrebbe trasformarsi in bottaia..
Birrificio Sorrento
Via Nastro d’Oro 19
80061 Massa Lubrense (NA)
Telefono: 081 8773708
E-mail: info@birrificiosorrento.com
Sito web: www.birrificiosorrento.com
Produzione annua 2015: 200Hl
Impianto Brau Master da 300 litri (350 capienza massima)
2 fermentatori da 620 litri, 1 da 370 litri già a terra, 2 da 600