Rivoluzione in Regno Unito: abolita la storica beer tie
Pub britannici: anno zero. Tutto il mondo (proprietari, personale, clienti) ruotante attorno a quella che, nelle terre di Sua Maestà, è l’istituzione birraria per antonomasia, ricorderà questo 2014 come il “punto e a capo” con cui si pone la parola fine a una storia secolare, segnandone al contempo un nuovo inizio. Perché una cosa è certa: con l’abolizione della beer tie, i public bars si apprestano a vivere un’autentica rivoluzione; quel che si dibatte, e aspramente, è se questo cambiamento, oltre che epocale, si rivelerà positivo o invece disastroso. Per fare un po’ di chiarezza, vediamo anzitutto cosa rappresenta, appunto, la beer tie: in sostanza, si tratta della clausola che obbliga il gestore di un locale a reperire i prodotti che metterà in vendita, acquistandoli (a prezzi superiori a quelle del mercato) dalla società proprietaria del locale stesso: la metà circa degli attuali 48mila pub del Regno appartengono infatti a grandi catene (Enterprise Inns, Punch Taverns, Wheterspoon…) e i rispettivi publican sono, di fatto, legati ad esse da contratti vincolanti.
Ebbene, da adesso, quella norma non esiste più: abolita da un voto della Camera dei Comuni, in barba alla contrarietà del governo Cameron. Quali scenari, dunque, si prefigurano? La schiera dei catastrofisti (oltre, ovviamente, alle stesse major chain direttamente colpite dal provvedimento) include quanti ritengono che un locale di somministrazione non legato ai grandi circuiti (pur patrigni nell’imposizione dei costi, come si è visto) sia troppo debole per resistere a una contingenza come l’attuale, difficilissima per i pub; basti pensare che il loro numero, dal 2002 (quando erano 60mila) a oggi, si è ridotto di ben un quinto: una carneficina. Al contrario, però, i gestori (presi finora al cappio dalla beer tie) sostengono che la liberalizzazione, altro che tracollo: aprirà invece la possibilità di ottimizzare le entrate riducendo i prezzi; e dunque di combattere meglio una battaglia nella quale gli avversari veri sono altri, come i music bar (sottofondo sonoro pompato a mille e alcolici a prezzi popolari) o quei cambiamenti di costume complessivi che stanno via via riducendo il consumo di alcolici.