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Tuvixeddu del Birrificio di Cagliari

Una Bitter nel cuore del Mar Tirreno. A lanciare la scommessa è il Birrificio di Cagliari, con la sua Tuvixeddu, così battezzata, ricalcandone tal quale il nome, in omaggio a un quartiere dello stesso capoluogo sardo: il colle dei piccoli fiori (questa, in italiano la traduzione dal dialetto locale), una qualifica dovuta alla presenza, disseminata su quell’altura, di tombe ipogee scavate nel calcare; alcune delle quali formano la più antica necropoli fenicio-punica ancora esistente nel bacino del Mediterraneo.

Ma concentriamoci sulla birra: malti Pale, Crystal e Spitz in ammostamento; gettate di East Kent Golding e Cascade (concessione al mainstream nuovomondista) in luppolatura. A valle una pinta di grande gestibilità e facilità di bevuta: colore ramato, tessitura visiva pulita, proporzionata schiuma beige; aromi gentili, che alle basi maltate di timbro tostato (biscotto, un leggerissimo caramello e tanta nocciola) uniscono gli apporti degli appena citati odorosi coni (toni di radice, fogliaceo, agrumato a scorza rossa), nonché delicate esterificazioni (mela); gusto coerente con le premesse olfattive, di avvio piuttosto morbido, di prosecuzione snella e di chiusura asciutta, con una vena amaricante le cui impressioni d’irruenza vengono ricondotte velocemente a più miti ragioni, trovando compensazione anche in una gradazione che, pur sorvegliata (siano al 4.5%), svolge egregiamente il proprio compito di levigazione. Eja!

Tuvixeddu del Birrificio di Cagliari


Nazione: Italia
Fermentazione: alta
Stile: Bitter
Colore: ramato
Gradi alcolici: 4.5%
Bicchiere: pinta
Temperatura di servizio: 8-10 °C